01 giugno 2008

Rate dei mutui congelate?

Boccata di ossigeno: ottima iniziativa del governo per frenare la "situazione mutui", bloccando o congelando le rate di quelli a tasso variabile.
Usciamo fuori tema per una volta, perchè il mutuo grava sulle spalle di molti italiani e quindi anche le richieste di prestito e i preventivi di finanziamento sia online che nelle filiali di banche e istituti di credito dipendono dalla pressione del mutuo sul nostro bilancio familiare.
Sia a 10 anni che ventennale, come trentennale (qualcuno addirittura propone mutui "a 40 anni"...), se non avessimo rate del mutuo da pagare molto probabilmente potremmo fare a meno dei prestiti...

Oltre al taglio dell’Ici sulla prima casa e alla detassazione degli straordinari giunge, abbastanza a sorpresa, l’accordo tra Abi e Ministero dell’Economia!
Questo accordo permetterà di ri-negoziare i contratti stipulati allungando natualmente il periodo del mutuo, rendendo in pratica tutti i mutui "a tasso fisso con durata variabile".
In questi anni molti soggetti hanno offerto mutui di questo tipo, ma la maggior parte delle persone che necessitavano di un mutuo per l'acquisto della casa hanno preferito il classico "tasso variabile", allettati da tassi effettivamente convenienti che gli permettevano di chiedere cifre più elevate. Sicuramente queste persone hanno sottovalutato le reali possibilità che i tassi d'interesse potessero salire, in un momento in cui erano ai minimi...diciamo che queste probabilità erano in realtà molto elevate, purtroppo!

Con tutta l'informazione che ha girato alla fine del 2007 , già in questi primi mesi del 2008 7 famiglie su 10 hanno scelto il tasso fisso. Sicuramente affronteranno oggi un tasso elevato, ma saranno sicuri che questo è e rimarrà il tasso d'interesse del loro mutuo per tutto la sua durata, fosse anche trentennale.
Boccata di ossigeno: ottima iniziativa del governo per frenare la "situazione mutui", bloccando o congelando le rate di quelli a tasso variabile.
Usciamo fuori tema per una volta, perchè il mutuo grava sulle spalle di molti italiani e quindi anche le richieste di prestito e i preventivi di finanziamento sia online che nelle filiali di banche e istituti di credito dipendono dalla pressione del mutuo sul nostro bilancio familiare.
Sia a 10 anni che ventennale, come trentennale (qualcuno addirittura propone mutui "a 40 anni"...), se non avessimo rate del mutuo da pagare molto probabilmente potremmo fare a meno dei prestiti...

Oltre al taglio dell’Ici sulla prima casa e alla detassazione degli straordinari giunge, abbastanza a sorpresa, l’accordo tra Abi e Ministero dell’Economia!
Questo accordo permetterà di ri-negoziare i contratti stipulati allungando natualmente il periodo del mutuo, rendendo in pratica tutti i mutui "a tasso fisso con durata variabile".
In questi anni molti soggetti hanno offerto mutui di questo tipo, ma la maggior parte delle persone che necessitavano di un mutuo per l'acquisto della casa hanno preferito il classico "tasso variabile", allettati da tassi effettivamente convenienti che gli permettevano di chiedere cifre più elevate. Sicuramente queste persone hanno sottovalutato le reali possibilità che i tassi d'interesse potessero salire, in un momento in cui erano ai minimi...diciamo che queste probabilità erano in realtà molto elevate, purtroppo!

Con tutta l'informazione che ha girato alla fine del 2007 , già in questi primi mesi del 2008 7 famiglie su 10 hanno scelto il tasso fisso. Sicuramente affronteranno oggi un tasso elevato, ma saranno sicuri che questo è e rimarrà il tasso d'interesse del loro mutuo per tutto la sua durata, fosse anche trentennale.

Nessun commento: