01 aprile 2009

Euribor in caduta, Spread dei mutui in salita!

Il tasso "Euribor a 3 mesi" viaggia sui minimi storici a quota 1,52%, e sembra possa scendere ad aprile di 0,5 punti percentuali... le rate dei mutui a tasso variabile stipulate in passato sono scese notevolemente e con grande rapidità negli scorsi 6-9 mesi, ma chi invece oggi si appresta ad accendere un mutuo trova tassi d'interesse molto più bassi?
Non ci sembra, perchè nel frattempo le banche a mo' di cartello, sembra abbiano alzato un po' tutte lo SPREAD inserito nelle loro offerte di mutuo, facendo qualche richiesta di mutuo online (ad esempio tramite i link che trovate in questo sito) possiamo vedere percentuali di spread anche del 4%!

Lo spread è il margine fisso (valido per tutta la durata del mutuo, non dimentichiamolo) che si va ad aggiungere all’Euribor (per i prestiti a tasso variabile) o all’indice Irs (per quelli a tasso costante) nel conteggio del tasso finale e quindi incide eccome sul valore delle singole rate del mutuo.

«La sensazione è che le banche, a prescindere dai tassi di mercato (l’Euribor a 3 mesi viaggia sui minimi storici a quota 1,52%, ndr) facciano in modo di garantirsi un tasso finale, comprensivo anche degli oneri accessori, intorno al 5 per cento - spiega Fabio Picciolini, segretario generale di Adiconsum -. È vero che nell’ultimo periodo è aumentato il tasso di rischiosità del credito ma è anche vero che gli spread oggi praticati sono troppo elevati».

Il VERO dramma è che oggi molti saranno tentati di approfittare delle offerte di mutuo con tasso variabile, in cui basso è il tasso Euribor ma lo spread invece più alto che in passato... e quando un giorno, probabilmente fra 2-3 anni, forse 4 o 5, i tassi torneranno a salire si ritroveranno con delle rate elevate per la doppia componente: il tasso Euribor cresciuto e lo spread che non si modifica con il tempo.
Quindi ricordiamo ai lettori che lo SPREAD è ciò che fa realmente la differenza nella scelta di un mutuo, le spese accessorie ad esempio sono una tantum e quindi incidono in fase iniziale ma poi magari sono ampiamente ammortizzate nei 15-20-30 anni di rate a seguire.
Se poi sia da preferire il tasso fisso al variabile...tutti sanno che i tassi d'interesse saliranno CERTAMENTE nei prossimi anni, di quanto e per quanto tempo invece è impossibile prevederlo.
E' una questione personale che affonda la sue radici anche nella capacità del singolo di affrontare il cambiamento, le difficoltà, l'incertezza di quello che è a tutti gli effetti un'investimento.
Ricordate queste 2 paroline "magiche": Euribor e Spread!
Il tasso "Euribor a 3 mesi" viaggia sui minimi storici a quota 1,52%, e sembra possa scendere ad aprile di 0,5 punti percentuali... le rate dei mutui a tasso variabile stipulate in passato sono scese notevolemente e con grande rapidità negli scorsi 6-9 mesi, ma chi invece oggi si appresta ad accendere un mutuo trova tassi d'interesse molto più bassi?
Non ci sembra, perchè nel frattempo le banche a mo' di cartello, sembra abbiano alzato un po' tutte lo SPREAD inserito nelle loro offerte di mutuo, facendo qualche richiesta di mutuo online (ad esempio tramite i link che trovate in questo sito) possiamo vedere percentuali di spread anche del 4%!

Lo spread è il margine fisso (valido per tutta la durata del mutuo, non dimentichiamolo) che si va ad aggiungere all’Euribor (per i prestiti a tasso variabile) o all’indice Irs (per quelli a tasso costante) nel conteggio del tasso finale e quindi incide eccome sul valore delle singole rate del mutuo.

«La sensazione è che le banche, a prescindere dai tassi di mercato (l’Euribor a 3 mesi viaggia sui minimi storici a quota 1,52%, ndr) facciano in modo di garantirsi un tasso finale, comprensivo anche degli oneri accessori, intorno al 5 per cento - spiega Fabio Picciolini, segretario generale di Adiconsum -. È vero che nell’ultimo periodo è aumentato il tasso di rischiosità del credito ma è anche vero che gli spread oggi praticati sono troppo elevati».

Il VERO dramma è che oggi molti saranno tentati di approfittare delle offerte di mutuo con tasso variabile, in cui basso è il tasso Euribor ma lo spread invece più alto che in passato... e quando un giorno, probabilmente fra 2-3 anni, forse 4 o 5, i tassi torneranno a salire si ritroveranno con delle rate elevate per la doppia componente: il tasso Euribor cresciuto e lo spread che non si modifica con il tempo.
Quindi ricordiamo ai lettori che lo SPREAD è ciò che fa realmente la differenza nella scelta di un mutuo, le spese accessorie ad esempio sono una tantum e quindi incidono in fase iniziale ma poi magari sono ampiamente ammortizzate nei 15-20-30 anni di rate a seguire.
Se poi sia da preferire il tasso fisso al variabile...tutti sanno che i tassi d'interesse saliranno CERTAMENTE nei prossimi anni, di quanto e per quanto tempo invece è impossibile prevederlo.
E' una questione personale che affonda la sue radici anche nella capacità del singolo di affrontare il cambiamento, le difficoltà, l'incertezza di quello che è a tutti gli effetti un'investimento.
Ricordate queste 2 paroline "magiche": Euribor e Spread!

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