30 gennaio 2012

Conto corrente economico? IWBank o Fineco?

Perchè anche risparmiare è un modo per mantenere denaro nelle nostre tasche, chiedere quindi prestiti meno spesso... o magari arrivare a non chiederne proprio. :-)
Conviene di più il conco Fineco o il conto IwBank? Partiamo dal principio...

Scegliere un conco corrente in banca oggi è come scegliere di cambiare operatore telefonico, fortunatamente. Insomma dobbiamo considerare che non siamo più legati a filo doppio con la nostra attuale banca, magari ereditata da nostro padre. SIAMO LIBERI DI SCEGLIERE, quindi di cambiare conto in banca, quello dove appoggiamo il bancomat, le carte di credito (chi le ha... chiaramente), le carte prepagate, dove facciamo accreditare lo stipendio e addebitare le bollette (per evitare di girare con tanto denaro in tasca ed evitarci le file alla posta o in banca).
Perchè ogni conto corrente ha diverse caratteristiche e, soprattutto, costi espliciti e più nascosti... cosiddetti "occulti".
Prima di tutto, invito tutti i lettori a
- analizzare le spese sostenuto nelll'ultimo anno, ad esempio tutto il 2010, in relazione esclusivamente al conto corrente, compresi eventuali costi per il deposito titoli, obbligazioni, BOT e fondi vari
- andare sul sito della propria banca a scaricare il contratto con le condizioni ATTUALI del proprio conto corrente
- sempre nello stesso sito leggere le condizioni offerte dalle altre tipologie di conto, che almeno all'apparenza sembrino più economiche del nostro. Inviduate un paio di alternative scaricare quindi il contratto o comunque le condizioni nel dettaglio, e paragonate i costi che avreste sostenuto con questo tipo di conti rispetto al vostro.

E già con queste operazioni probabilmente scoprireste di poter risparmiare decine di euro senza richiedere l'estinzione del conto attuale o la chiusura del conto corrente, semplicemente cambiando conto rimanendo nella stessa banca (un po' quello che avviene facendo l'analisi dettagliata offerta dal comparatore di tariffe telefoniche MobiSave.it). Si chiede una disdetta del conto per passare ad un altro. Ogni istituto bancario ha le sue regole, ricordare che chiudere un conto corrente non deve avere costi, deve essere gratuito, appunto per permettere la libera "circolazione" dei clienti.

Successivamente bisogna iniziare a considerare gli altri conti correnti, con le loro spese.
Se usate facilmente e frequentemente Internet e il computer, consiglio di partire dalle 2 banche che, secondo me, sono più "avanti" da questo punto di vista, e offrono spesso incentivi economici all'utilizzo della Rete al posto del "disturbo" in filiale: Fineco Bank e IwBank, conosciute sul web per la pressione pubblicitaria non solo sui conti correnti ma anche sui mutui che offrono, spesso a condizioni particolari e di tipologie alternative al classico "tasso fisso" e "tasso variabile".

Valuterei, a seconda delle esigenze personali:
  • spese di tenuta conto: in alcuni conti correnti anche il costo dell'imposta di bollo può essere risarcita tramite alcune operazioni, come l'accredito dello stipendio o della pensioneo altro.
  • commissioni per il prelievo contanti (cash) da ATM (i cosiddetti BANCOMAT) non appartenenti al gruppo bancario.
  • commissioni per il versamento di contanti e assegni: c'è differenza fra un impiegato che accredita lo stipendio sul conto e poi non ha nessun'altro motivo per versare contanti e assegni con regolarità, e un commerciante o un libero professionista che si ritrova a maneggiare denaro e quindi DEVE prima o poi riversarlo sul conto bancario... magari senza costo ;-)
  • bonifici effettuati online e offline (dalle filiali)
  • carta bancomat: quante sono gratuite e quante si devono pagare...e quanto per ciascuna all'anno?
  • carta di credito: idem come sopra
Perchè anche risparmiare è un modo per mantenere denaro nelle nostre tasche, chiedere quindi prestiti meno spesso... o magari arrivare a non chiederne proprio. :-)
Conviene di più il conco Fineco o il conto IwBank? Partiamo dal principio...

Scegliere un conco corrente in banca oggi è come scegliere di cambiare operatore telefonico, fortunatamente. Insomma dobbiamo considerare che non siamo più legati a filo doppio con la nostra attuale banca, magari ereditata da nostro padre. SIAMO LIBERI DI SCEGLIERE, quindi di cambiare conto in banca, quello dove appoggiamo il bancomat, le carte di credito (chi le ha... chiaramente), le carte prepagate, dove facciamo accreditare lo stipendio e addebitare le bollette (per evitare di girare con tanto denaro in tasca ed evitarci le file alla posta o in banca).
Perchè ogni conto corrente ha diverse caratteristiche e, soprattutto, costi espliciti e più nascosti... cosiddetti "occulti".
Prima di tutto, invito tutti i lettori a
- analizzare le spese sostenuto nelll'ultimo anno, ad esempio tutto il 2010, in relazione esclusivamente al conto corrente, compresi eventuali costi per il deposito titoli, obbligazioni, BOT e fondi vari
- andare sul sito della propria banca a scaricare il contratto con le condizioni ATTUALI del proprio conto corrente
- sempre nello stesso sito leggere le condizioni offerte dalle altre tipologie di conto, che almeno all'apparenza sembrino più economiche del nostro. Inviduate un paio di alternative scaricare quindi il contratto o comunque le condizioni nel dettaglio, e paragonate i costi che avreste sostenuto con questo tipo di conti rispetto al vostro.

E già con queste operazioni probabilmente scoprireste di poter risparmiare decine di euro senza richiedere l'estinzione del conto attuale o la chiusura del conto corrente, semplicemente cambiando conto rimanendo nella stessa banca (un po' quello che avviene facendo l'analisi dettagliata offerta dal comparatore di tariffe telefoniche MobiSave.it). Si chiede una disdetta del conto per passare ad un altro. Ogni istituto bancario ha le sue regole, ricordare che chiudere un conto corrente non deve avere costi, deve essere gratuito, appunto per permettere la libera "circolazione" dei clienti.

Successivamente bisogna iniziare a considerare gli altri conti correnti, con le loro spese.
Se usate facilmente e frequentemente Internet e il computer, consiglio di partire dalle 2 banche che, secondo me, sono più "avanti" da questo punto di vista, e offrono spesso incentivi economici all'utilizzo della Rete al posto del "disturbo" in filiale: Fineco Bank e IwBank, conosciute sul web per la pressione pubblicitaria non solo sui conti correnti ma anche sui mutui che offrono, spesso a condizioni particolari e di tipologie alternative al classico "tasso fisso" e "tasso variabile".

Valuterei, a seconda delle esigenze personali:
  • spese di tenuta conto: in alcuni conti correnti anche il costo dell'imposta di bollo può essere risarcita tramite alcune operazioni, come l'accredito dello stipendio o della pensioneo altro.
  • commissioni per il prelievo contanti (cash) da ATM (i cosiddetti BANCOMAT) non appartenenti al gruppo bancario.
  • commissioni per il versamento di contanti e assegni: c'è differenza fra un impiegato che accredita lo stipendio sul conto e poi non ha nessun'altro motivo per versare contanti e assegni con regolarità, e un commerciante o un libero professionista che si ritrova a maneggiare denaro e quindi DEVE prima o poi riversarlo sul conto bancario... magari senza costo ;-)
  • bonifici effettuati online e offline (dalle filiali)
  • carta bancomat: quante sono gratuite e quante si devono pagare...e quanto per ciascuna all'anno?
  • carta di credito: idem come sopra

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